Osteoporosi e attività fisica: perché camminare fa bene alle ossa (anche se non sei un esperto)

L’osteoporosi rappresenta una delle principali sfide per la salute pubblica, soprattutto con l’avanzare dell’età. Questa condizione, caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea (BMD), aumenta il rischio di fratture anche in seguito a traumi minimi. Tuttavia, esistono strategie concrete per proteggerci: tra queste, l’attività fisica occupa un ruolo centrale e, sorprendentemente, una semplice camminata svolta con regolarità può avere un impatto notevole sulla salute delle ossa, anche in chi non ha esperienza sportiva.

Perché la camminata è tanto efficace per le ossa?

La camminata, soprattutto se svolta all’aperto, è una delle forme di esercizio più semplici, accessibili e sicure per chi desidera prendersi cura delle proprie ossa senza essere un atleta. Numerosi studi sottolineano come questa attività aerobica sia in grado di ridurre i marcatori del turnover osseo, prevenire la perdita di tessuto osseo e aiutare a mantenere o addirittura migliorare la densità minerale dello scheletro. Questo vale anche in persone che hanno una predisposizione genetica all’osteoporosi: grazie al movimento si possono infatti “modulare” alcuni dei fattori genetici di rischio, rallentando il processo di perdita ossea e diminuendo la probabilità di fratture nel tempo.

Un recente studio cinese, pubblicato nell’aprile 2024, ha analizzato migliaia di individui anziani valutandone la propensione genetica a sviluppare osteoporosi e le loro abitudini motorie all’aperto. I risultati hanno evidenziato una chiara associazione tra maggiore durata della camminata quotidiana e minore rischio di osteoporosi, sia nei soggetti geneticamente più esposti, sia in quelli con rischio basso. Camminare si conferma quindi come efficace strumento di prevenzione per tutti.

Benefici della camminata per la salute dello scheletro

I benefici della camminata non si limitano al solo rafforzamento delle ossa. Ecco alcuni degli effetti più importanti:

  • Stimola il carico gravitazionale sulle ossa, che in risposta tendono ad aumentare o mantenere la loro densità. Questo adattamento biologico è fondamentale per prevenire l’indebolimento strutturale tipico dell’osteoporosi.
  • Migliora la postura e l’equilibrio, riducendo così il rischio di cadute – una delle principali cause di fratture nelle persone anziane.
  • Promuove la circolazione sanguigna e il benessere generale, favorendo l’apporto di nutrienti essenziali allo scheletro, come calcio e vitamina D.
  • Camminare all’aria aperta supporta anche la produzione endogena di vitamina D grazie all’esposizione alla luce solare, favorendo così l’assimilazione del calcio nelle ossa.
  • Si abbina facilmente con altre abitudini salutari, come una dieta equilibrata e l’allenamento con piccoli pesi, per un effetto sinergico sulla salute dello scheletro.

Secondo gli esperti, la camminata rappresenta la forma di movimento più fisiologica e naturale per chiunque, anche per chi non ha mai praticato sport regolarmente.

Come iniziare a camminare: consigli pratici per tutti

Quando si parla di prevenzione dell’osteoporosi tramite attività fisica, la parola chiave è “progressività”. Non è necessario – né auspicabile – partire subito con un ritmo sostenuto: è sufficiente inserire gradualmente sessioni di camminata regolari nella propria settimana.

Indicazioni utili

  • Indossare scarpe adeguate e comode.
  • Camminare, se possibile, in compagnia o in luoghi sicuri, evitando di trasportare borse pesanti che possano creare squilibri.
  • Iniziare con percorsi brevi e aumentare la durata e la velocità in modo graduale, evitando sforzi bruschi che possono provocare microfratture o lesioni muscolari e legamentose.
  • Valutare l’uso dei bastoncini per il nordic walking: questi permettono una migliore distribuzione del peso, proteggono le articolazioni di anche, ginocchia e caviglie e aumentano il consumo calorico complessivo.
  • Puntare a sessioni quotidiane di almeno 30-60 minuti, anche suddivise durante la giornata: l’importante è la regolarità.

Per chi desidera approfondire il concetto di attività fisica, sono disponibili risorse dettagliate sui benefici del movimento per tutte le fasce d’età.

Altri esercizi utili e quelli da evitare

La camminata è particolarmente adatta a chi non ha grande confidenza con lo sport, ma può essere integrata con altre attività in sicurezza. L’allenamento di resistenza svolto con piccoli carichi, oppure esercizi a corpo libero, contribuisce a stimolare ulteriormente la formazione ossea. È importante tuttavia evitare esercizi ad alto impatto, balzi e attività che comportano rischi di cadute improvvise o carico eccessivo sulla colonna vertebrale e sulle anche. In caso di osteoporosi già diagnosticata, la scelta dell’attività dovrebbe avvenire sotto guida medica per evitare complicazioni.

Il nuoto viene spesso consigliato per il benessere generale, ma non è sufficiente per l’osteoporosi perché in acqua manca il carico gravitazionale sugli arti inferiori e sulla colonna. Può tuttavia svolgere un ruolo complementare per mantenere elasticità articolare e tono muscolare.

Strategie complementari alla camminata

  • Eseguire esercizi di resistenza specifici per le ossa, sempre con gradualità e attenzione alla postura.
  • Coadiuvare con un’alimentazione ricca di calcio e vitamina D.
  • Sottoporsi a controlli periodici della densità minerale ossea.
  • Adottare uno stile di vita attivo, limitando sedentarietà e abitudini che favoriscono la perdita ossea, come il fumo o l’eccessivo consumo di alcolici.

Per conoscere meglio l’apparato scheletrico e le sue funzioni, è utile anche consultare l’approfondimento sull’osso su Wikipedia.

In conclusione, anche senza essere esperti di fitness, la camminata regolare rappresenta uno strumento potente di prevenzione e promozione della salute delle ossa contro l’osteoporosi. Un’abitudine semplice, adattabile a tutte le età, e senza costi, capace di apportare benefici concreti anche a chi ha una predisposizione genetica sfavorevole. L’importante è muoversi ogni giorno, con costanza e progressione, all’interno di uno stile di vita attivo e consapevole.

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