Lavorare con argilla o DAS comporta spesso il rischio di trovarsi di fronte a materiali che sembrano non asciugarsi mai o, al contrario, si seccano troppo velocemente e si rompono. Capire la causa di questi problemi è essenziale per ottenere sempre risultati soddisfacenti. In molti casi, la difficoltà di asciugatura è legata a un errore banale di processo o a una cattiva gestione delle condizioni ambientali.
Tempi di asciugatura: il ruolo di spessore, umidità e ventilazione
L’argilla è un materiale naturale che, per asciugarsi completamente, segue un processo preciso di evaporazione dell’acqua contenuta al suo interno. Tipicamente, un oggetto modellato con argilla richiede dalle 24 alle 48 ore per asciugarsi allo stato per essere toccato, ma per una completa essiccazione possono essere necessari fino a 7 giorni, soprattutto per pezzi di dimensioni maggiori o con spessori elevati. Gli oggetti piccoli si asciugano più rapidamente, mentre quelli più grandi necessitano di maggiore pazienza.
La DAS, invece, è una pasta modellabile a base minerale, molto utilizzata in ambito artistico e scolastico proprio per la sua capacità di indurire all’aria senza cottura. Tuttavia, se esposta troppo rapidamente o immersa in un’atmosfera troppo secca, può perdere plasticità, divenire dura e fragile e presentare crepe.
- Spessore: più il pezzo è spesso, più tempo impiega ad asciugarsi, specialmente nella parte centrale.
- Ventilazione: la presenza di aria circolante accelera l’evaporazione, ma un flusso troppo intenso può portare a crepe.
- Umidità ambientale: se la stanza è molto umida, i tempi si allungano sensibilmente.
- Superfici di appoggio: appoggiare argilla o DAS su superfici impermeabili rallenta l’asciugatura; meglio un supporto traspirante come il legno.
Il vero errore: scarsa attenzione al bilancio idrico
Molti, ignorando i dettagli del processo di essiccazione, fanno un errore frequente: sigillano troppo il pezzo o lo lasciano in ambienti poco adatti. Sigillare completamente l’oggetto — ad esempio coprendolo con plastica senza aperture — limita il passaggio d’aria, impedendo l’evaporazione regolare dell’acqua e rendendo interminabile il processo. Si include spesso anche la tendenza a sovrapporre pezzi di diverso spessore, che causa una perdita di uniformità nell’asciugatura.
Un altro errore tipico è esporre il pezzo direttamente a fonti di calore o al sole, nella speranza di accelerare l’asciugatura. Questo genera uno shock termico che provoca la formazione di crepe e fessurazioni, rendendo il pezzo inutilizzabile.
- Perdita di bilanciamento tra evaporazione interna ed esterna.
- Formazione di tensioni interne nella struttura, con rischi di rotture.
Soluzioni pratiche per una perfetta asciugatura
Per ottenere una asciugatura uniforme e sicura sia dell’argilla che del DAS, occorre seguire alcune regole pratiche:
- Lasciare il pezzo in un ambiente areato, lontano da fonti di calore diretto.
- Coprire parzialmente con pellicola trasparente per rallentare gradualmente il processo, specialmente nelle prime 12-24 ore.
- Collocare l’oggetto su una superficie traspirante, come una tavoletta di legno o un foglio di cartoncino.
- Capovolgere delicatamente il pezzo dopo alcune ore per far evaporare uniformemente l’acqua su tutti i lati.
- Testare la consistenza premendo delicatamente con un dito: se il materiale è ancora morbido o lascia un’impronta, attendere ancora.
Se vi accorgete che il DAS si è seccato troppo durante l’uso, è possibile riportarlo a una consistenza più lavorabile aggiungendo piccole quantità d’acqua e impastando nuovamente. In casi estremi, quando il materiale è completamente indurito, spesso non resta che utilizzarlo per decorazioni o dettagli che non richiedono malleabilità.
La fase del “cuoio duro”
Durante il processo di asciugatura, sia con argilla sia con DAS, si passa attraverso la fase di cuoio duro: il materiale è asciutto al tatto, ma non completamente disidratato all’interno. In questa fase risulta fragile — perfetto per operazioni di rifinitura, incisione o assemblaggio di più elementi, ma da trattare con delicatezza.
L’importanza della corretta conservazione
Un errore altrettanto comune è legato al mantenimento dei prodotti inutilizzati. Sia l’argilla sia il DAS devono essere sempre ben avvolti in plastica alimentare e chiusi in un contenitore ermetico subito dopo l’uso. L’esposizione anche di poche ore può causare una perdita definitiva di malleabilità. In alternativa, avvolgere in un panno leggermente umido prima della chiusura permette di mantenere la giusta umidità più a lungo e prevenire l’asciugatura precoce.
Il DAS, proprio per la sua composizione, è particolarmente sensibile a questi aspetti. Alcune linee guida semplici:
- Mai lasciare il blocco all’aperto, anche per brevi periodi.
- Separare porzioni piccole solo al momento dell’uso.
- Conservare lontano da fonti di calore o da zone troppo umide.
Colore e finitura dopo l’asciugatura
Quando il DAS asciuga, i colori mescolati appaiono più chiari o sbiaditi; ciò è dovuto all’evaporazione dell’acqua. Per ottenere un effetto più intenso, si consiglia una lieve lucidatura, ad esempio con prodotti come il vernidas, applicati una volta che il materiale è completamente asciutto.
La composizione chimica: differenza tra argilla e DAS
L’argilla (argilla) è composta essenzialmente da minerali silicati con alta capacità di assorbimento d’acqua; questa proprietà le permette di essere modellabile per lungo tempo, a patto che non venga esposta inutilmente all’aria. Il DAS, invece, contiene polveri naturali e leganti idrosolubili che rendono la pasta più facile da manipolare, ma anche più soggetta a indurimento rapido se non adeguatamente conservata.
Sia argilla che DAS induriscono per essiccazione all’aria, ma solo l’argilla può essere successivamente cotta in forno per ottenere resistenza ceramica reale (ceramica). Il DAS, invece, rimane sempre un materiale decorativo e non strutturale.
In sintesi, il vero errore che fa sì che argilla e DAS non si asciughino mai o si secchino troppo rapidamente è una gestione non attenta di tempi, esposizione, umidità e conservazione. Osservando queste semplici ma fondamentali regole, ogni progetto può essere portato a termine con successo e soddisfazione creativa.