Allarme pesciolini d’argento tra i libri? Ecco perché compaiono e come eliminarli subito

I pesciolini d’argento sono piccoli insetti noti per la loro capacità di insediarsi facilmente tra i libri, soprattutto negli ambienti chiusi e poco ventilati. Nel momento in cui si scorge la loro presenza nella libreria, è fondamentale capire le ragioni per cui compaiono, come agiscono e quali metodi adottare per eliminarli senza danneggiare i volumi.

Che cosa sono e perché compaiono tra i libri

I pesciolini d’argento (nome scientifico Lepisma saccharina) sono insetti lucifughi, cioè amano la scarsa illuminazione e si muovono rapidamente tra le fessure. La loro comparsa tra i libri è legata a condizioni ambientali precise: prediligono luoghi umidi, con poca aerazione e accumuli di carta o cartone. Bagni, cucine, soffitte, cantine e gli scaffali pieni di libri sono il loro rifugio ideale, perché possono trovare sia materie organiche su cui nutrirsi sia zone protette dove riprodursi.

La carta, il cartone e persino la colla utilizzata nella rilegatura dei libri forniscono sostanze come amido e zuccheri, di cui i pesciolini d’argento sono ghiotti. In più, questi insetti si nutrono di stoffe naturali (cotone, lino), residui alimentari, muffe e funghi. La mancanza di ricambio d’aria e la presenza di condensa o perdite d’acqua ne favoriscono la proliferazione nei luoghi in cui sono custoditi libri e documenti cartacei.

I danni causati ai libri: dalla carta alla colla

Pur essendo innocui per l’uomo—non mordono né pungono—questi insetti possono causare danni considerevoli alle raccolte librarie. Nel tempo, l’attività incessante dei pesciolini d’argento porta alla distruzione di porzioni di carta, maculando le pagine e provocando la perdita di testo o immagini. La loro dieta include anche la colla organica, usata nella rilegatura dei libri e documenti, rendendoli veri e propri “divoratori di libri”. Sono temuti in ambienti come biblioteche, archivi e musei, proprio perché riescono a compromettere la conservazione del patrimonio cartaceo.

Il loro corpo schiacciato, la rapidità di movimento e le abitudini notturne rendono difficile individuarli e intercettarli: spesso ci si accorge della loro presenza solo quando i danni sono già evidenti, come macchie, lacerazioni e piccoli buchi sulle pagine o nelle rilegature. Alcuni soggetti predisposti possono anche presentare reazioni allergiche in caso di forte infestazione, ma l’insetto resta di per sé non pericoloso per la salute umana.

Strategie preventive: come evitare che si insedino tra i libri

Per limitare la diffusione dei pesciolini d’argento, il primo passo è controllare l’umidità ambientale. Si raccomanda di mantenere una bassa umidità nei locali dove sono conservati i libri, utilizzando deumidificatori oppure arieggiando regolarmente gli ambienti. La manutenzione strutturale è anch’essa essenziale: riparare perdite d’acqua, sigillare fessure, battiscopa e punti di ingresso, e isolare le aree che risultano particolarmente soggette a umidità.

  • Ventilazione regolare degli ambienti dove si trovano i libri.
  • Utilizzo di deumidificatori per ridurre la formazione di condensa.
  • Eliminazione di accumuli di carta, cartone o residui alimentari.
  • Pulizia frequente con aspirapolvere, senza trascurare angoli nascosti e scaffali.
  • Rimozione dei materiali tessili naturali inutilizzati e controllo delle aree difficilmente accessibili.

Nei casi di infestazioni limitate si può agire autonomamente, mentre una presenza ricorrente e diffusa richiede l’intervento di professionisti della disinfestazione per individuare e rimuovere tutte le possibili fonti di cibo e umidità, garantendo una soluzione duratura.

I metodi più efficaci per eliminarli subito

La rimozione dei pesciolini d’argento può essere ottenuta con varie strategie, da quelle naturali a quelle chimiche:

  • Oli essenziali come quello di cedro giapponese sono riconosciuti come repellenti naturali che tengono lontani questi insetti. Applicati nei pressi delle librerie, nelle fessure o all’interno degli armadi, contribuiscono a ridurne la presenza.
  • L’acido borico e la piretrina sono sostanze molto efficaci: disponibili in polvere o spray, vengono distribuite nei punti strategici dove si sospetta l’attività degli insetti e vanno maneggiate con attenzione, seguendo le istruzioni per l’uso.
  • Trappole adesive specifiche catturano i pesciolini d’argento che si muovono tra i libri o nelle vicinanze, facilitando il monitoraggio dell’infestazione.
  • Per infestazioni persistenti, è opportuno ricorrere a insetticidi in gel o a spray da applicare nelle fessure e nei punti nascosti. Questi prodotti eliminano più rapidamente gli insetti, ma si raccomanda di non usarli direttamente sui libri o nelle biblioteche senza proteggere il materiale cartaceo.

Pulizie approfondite, arieggiamento costante degli ambienti e una corretta gestione dell’umidità sono i presupposti per evitare il ritorno dei pesciolini d’argento. L’adozione di semplici buone pratiche, come lo smaltimento di materiali inutilizzati e la cura della propria collezione libraria, preserva la qualità dei libri nel tempo e riduce il rischio di infestazione.

In conclusione, la comparsa dei pesciolini d’argento tra i libri rappresenta un campanello d’allarme per lo stato di salute degli ambienti domestici o bibliotecari. Affrontare il problema con tempestività e metodi adeguati consente di proteggere efficacemente volumi preziosi e garantire un ambiente più sano e ordinato. L’insetto, per sua natura, non è pericoloso per l’uomo, ma richiede una gestione attenta per prevenire danni irreparabili alla carta e al patrimonio librario.

Lascia un commento