Bonus verde esteso cosa comprende nel 2025 e come recuperare le spese

Nel 2025 il Bonus Verde non è più attivo: la legge di Bilancio non ne ha previsto la proroga e pertanto non è possibile ottenere la detrazione fiscale sulle spese sostenute dal 1° gennaio 2025 in poi per la sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi. Tuttavia, chi ha effettuato interventi ammessi al bonus tra il 2020 e il 2024 può ancora recuperare le spese sostenute tramite la dichiarazione dei redditi, seguendo le regole e i requisiti validi per gli anni passati.

Le detrazioni riconosciute coprono anche le parti comuni esterne dei condomini, oltre che le proprietà private individuali; il beneficio coinvolge, in particolare, la riqualificazione e la manutenzione degli spazi verdi, l’installazione di impianti di irrigazione, la messa a dimora di piante e alberi, la creazione di giardini pensili, coperture verdi e anche progettazione e manutenzione collegate.

Quali spese comprende il Bonus Verde

Il beneficio fiscale riguardava gli interventi di “sistemazione a verde” di aree scoperte private, edifici esistenti e loro pertinenze. Nello specifico:

  • Sistemazione e recupero di giardini già esistenti o di nuova realizzazione
  • Piantumazione e messa a dimora di alberi e piante
  • Opere di progettazione e manutenzione collegate agli interventi
  • Realizzazione di coperture verdi e giardini pensili

Sono incluse anche le spese per gli interventi sulle parti comuni esterne dei condomini, con lo stesso tetto di spesa previsto per ciascuna unità immobiliare abitativa coinvolta.

Per essere considerate valide, le spese dovevano essere effettuate entro il 31 dicembre 2024, utilizzando metodi di pagamento tracciabili come bonifico bancario o postale, carta di credito o debito, e specificando nella causale il riferimento alla detrazione per la sistemazione delle aree verdi.

Limiti e importo del vantaggio fiscale

Il massimale detraibile per ciascun immobile è fissato a 5.000 euro; su questo importo si applica una detrazione Irpef del 36%, per una cifra massima di 1.800 euro per unità immobiliare. Tale importo è suddiviso in 10 rate annuali di uguale importo da inserire nella dichiarazione dei redditi.

La condizione principale per ottenere il rimborso è la correttezza della documentazione: ogni intervento deve essere coperto da regolare fattura, ricevuta o altra prova di pagamento che indichi con precisione la natura del lavoro eseguito.

Per i condomini, la detrazione si applica proporzionalmente alle singole quote in base ai millesimi di proprietà, senza superare il tetto individuale per ciascun partecipante.

Come recuperare le spese sostenute

Procedura essenziale

  • Verifica che gli interventi rientrino tra quelli ammessi tra il 2020 e il 2024
  • Controlla che i pagamenti siano tracciabili e che la causale del bonifico specifichi la destinazione dei fondi alla sistemazione a verde
  • Raccogli e conserva tutta la documentazione fiscale: fatture, ricevute, bonifici, contratti con fornitori
  • Inserisci la spesa ammissibile nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi PF) corrispondente all’anno in cui è stato effettuato il pagamento
  • Suddividi la detrazione spettante in 10 rate annuali di pari importo

È fondamentale mantenere disponibili tutta la documentazione originale per eventuali controlli da parte dell’ Agenzia delle Entrate; la mancanza di ricevute, fatture o la presenza di pagamenti non tracciabili può comportare la perdita del diritto alla detrazione.

Requisiti e regole aggiornate nel 2025

Con la mancata proroga nel 2025, non sono programmati nuovi bonus o detrazioni specifiche per le spese green. Resta quindi il regime transitorio per il recupero delle spese sostenute fino al 2024. L’attesa di eventuali nuovi incentivi per il miglioramento delle aree verdi private e condominiali rimane aperta: il governo non ha ancora annunciato provvedimenti in materia.

Per chi desidera orientarsi tra le opportunità future, si consiglia di monitorare costantemente le comunicazioni di Ministero dell’Economia e Agenzia delle Entrate, così da non perdere eventuali nuove agevolazioni introdotte per la riqualificazione del verde.

In conclusione, la possibilità di recuperare le spese per la sistemazione degli spazi verdi resta valida solo per gli interventi pagati entro il 31 dicembre 2024, secondo le regole specifiche della normativa. Da gennaio 2025, invece, tutte le nuove spese di questo tipo non potranno più usufruire di alcuna detrazione fiscale.

Per conoscere nel dettaglio il concetto di detrazione fiscale puoi approfondire tramite le fonti ufficiali e informative dedicate al tema.

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